Case antisismiche, l’esempio virtuoso di Norcia

Case antisismiche: la buona ricostuzione non solo è possibile, ma cambia radicalmente il corso degli eventi. L’esempio virtuoso è offerto dalla cittadina di Norcia in Umbria dove le case hanno retto l’onda d’urto del terremoto che invece a pochi chilometri di distanza ha provocato 290 morti e ha raso al suolo alcuni paesi di Lazio e Marche  (Amatrice, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto). A Norcia, invece, non ci sono stati né vittime né feriti, e i danni sono stati contenuti, grazie alle case tutte ricostruite con criteri antisismici dopo precedenti terremoti.

 

 

 

Case, chiese e anche strade certamente sono state danneggiate a Norcia dal terribile terremoto dei giorni scorsi,, ma i danni anche ingenti, sono stati comunque contenuti. E, soprattutto, qui non ci sono state vittime né feriti.

Merito non dell’intercessione del patrono, san Benedetto, ma delle case antisismiche. Norcia è diventata così simbolo della ‘buona ricostruzione’: quella seguita al sisma del 1997 e, prima ancora, a quello del 1979.

Lo hanno evidenziato tanto il sindaco, Nicola Alemanno che la presidente della Regione, Catiuscia Marini

La forte scossa che ha colpito anche l’Umbria – ha detto la presidente – ha causato danni contenuti a differenza di quanto purtroppo accaduto nelle Marche e nel Lazio. Ciò testimonia che la ricostruzione in Umbria è stata una buona ricostruzione che ha saputo garantire sicurezza per la popolazione e qualità e velocità degli interventi. Come Umbria  ci siamo subito posti l’obiettivo innovativo di non limitarsi alla semplice riparazione del danno, ma di mettere in sicurezza l’intero territorio.

Le case essendo tutte antisismiche hanno retto. Certo ci sono state le lesioni ad abitazioni private, infrastrutture e beni culturali, fra i quali la basilica di San Benedetto e danni alle mura storiche.

Ma i danni sarebbero stati probabilmente peggiori se non ci fossero stati interventi antisismici dopo i terremoti negli anni Novanta: le regole antisismiche qui sono state applicate per la prima volta nel centro Italia dopo le esperienze del terremoto del Friuli e dell’Irpinia,a cominciare dal mettere in sicurezza tetti, solai, mura, fondamenta.

Solo interventi antisismici, sia in edifici già esistenti che in vista della ricostruzione e della costruzione di nuove case possono fare la differenza: come in Giappone, paese all’avanguardia in fatto di costruzioni antisismiche, dove un evento sismico non abbatte le case e non produce morte e distruzione.

 

Fonte ansa.it

Photo credits Thinkstock

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